Omaggio a Modigliani per il centenario della nascita

Presentazione de 'L'Elisir d'Artista', un liquore preparato con infusi di erbe comunemente usati al tempo di Modigliani

Da un'idea di Carlo Pepi sviluppata in collaborazione con l'Associazione Livorno Nostra e di Ugo Meini proprietario dell'omonima distilleria di Lari, nacque "L'Elisir d'Artista", un liquore preparato con infusi di erbe che venivano comunemente usati al tempo di Modigliani. La presentazione di questo liquore realizzato come omaggio ad Amedeo Modigliani nel centenario della nascita, venne presentato al ristorante Calafuria insieme ad uno stampato i cui contenuti vengono riportati in questa pagina.

Amedeo Modigliani: LA VITA

AMEDEO MODIGLIANI nacque a Livorno il 12/7/1884 trascorrendovi l'infanzia, fino a frequentare il liceo, quando, nel 1898, fu colpito dal tifo e da complicazioni polmonari; successivamente, nel 1901, ebbe un attaccò di tubercolosi che lo perseguitò per tutta la vita. Fu durante questi periodi di malattia che scoprì di avere la passione e la predisposizione per il disegno e per assecondarle, iniziò a frequentare la scuola del Micheli, allievo del Fattori; verso il grande Macchiaiolo, Amedeo ebbe sempre una profonda venerazione. Ben presto questa scuola non lo appagò più ed iniziò così il suo volo prima verso Firenze nel 1902, poi nel 1903 verso Venezia; nel 1906 prese definitivamente dimora a Parigi, salvo sporadiche apparizioni nella sua Livorno, un soggiorno sulla Costa Azzurra ed in Versilia ove si recò per procurarsi i marmi da scolpire. Nei bistrots e nei boulevards di Montmartre e di Montparnasse, l'elegante figura del Livornese divenne ben presto nota a tutti, specialmente agli altri artisti, che per primi lo capirono e lo apprezzarono, contrariamente a quanto avvenne nella sua città natale. Egli viaggiava sempre con il suo album da disegno e quando scorgeva qualche persona che lo colpiva, prima la studiava attentamente, poi rapidamente la ritraeva, mettendo a nudo l'interiorità del soggetto. Dopo varie vicissitudini, nel '17 incontrò Jeanne Hébuterne che fu la donna più importante della sua vita e dalla quale l'anno dopo ebbe una figlia. Lo stato di salute dell'Artista divenne sempre più precario, data anche la vita estremamente sregolata; all'inizio del 1920 dovette essere portato dai suoi amici all'Hópital de la Charité, ove la notte tra il 24 ed il 25 gennaio, morì. I genitori condussero la figlia Jeanne Hébuterne a casa loro (avevano sempre osteggiato l'unione con l'artista) e questa mentre era giunta al nono mese di gravidanza, il giorno del funerale, presa dalla disperazione, sì uccise gettandosi dalla finestra. Il fratello Emanuele telegrafò da Livorno «copritelo di fiori, provvederò a rimborsarvi»; gli artisti di Montparnasse si autotassarono e fecero dei funerali degni del grande collega scomparso. In quel momento fu chiara la percezione che una grande meteora aveva solcato il cielo e che si stavano consegnando quelle povere spoglie all'immortalità.

Un giovanissimo “Dedo” Modigliani con il maestro Giovanni Fattori


PROFILO ARTISTICO

Chi meglio di Amedeo Modigliani può condensare in sé l'appellativo di «ARTISTA», se non Lui che artista fu in ogni sua manifestazione? La ricerca di identificare la sua vita con l'arte, il continuo logorio interno, l'inquietitudine, lo portarono a bruciare la sua intensa e breve esistenza. La sua arte lo ha fatto entrare nell'Olimpo dei più grandi artisti di tutti i tempi; la prematura morte, seguita ad una vita travagliata e sregolata, lo hanno fatto entrare nella leggenda. Il Modigliani, dopo i primi insegnamenti della scuola post-macchiaiola livornese, trovò subito una sua strada personalissima, originale e ben definita, riuscendo a percorrerla tutta fino in fondo. Fu abilissimo disegnatore, dotato pittore, eccezionale ritrattista ed altrettanto virtuoso scultore; la sua passione era, in definitiva, proprio quest'ultima, ma non poté praticarla come avrebbe desiderato a causa, sia della precaria salute (la polvere di marmo non si addiceva certo ai suoi polmoni già notevolmente compromessi, sia del lungo tempo necessario alla realizzazione dell'opera ideata (voleva subito veder realizzato il suo pensiero e per questo la forma ideale di espressione fu sempre il disegno), sia per l'intralcio che l'ingombrante e pesante materiale gli procurava in occasione dei frequenti traslochi che era costretto, suo malgrado, ad effettuare... Generalmente è conosciuto per i suoi «colli lunghi» ma in realtà la sua opera è ben lungi dal fermarsi qui. L'apparente semplicità di essa, non è di facile lettura, nasconde tutto un mondo interiore che ha bisogno di essere recepito ed interpretato, anche quelle apparenti stranezze, quelle irregolarità in alcuni volti, quegli occhi vuoti hanno ben la loro ragione di essere e riescono a concludere un discorso articolato e definito, il tutto risolto sempre con eccezionale armonia. Seppe mirabilmente essere allo stesso tempo tradizionale e di avanguardia, sintetizzando e fondendo due maniere. Quando osserviamo uno dei suoi ritratti, rimaniamo stupiti di come vi si possa leggere l'interiorità della persona raffigurata, tanto da sembrarci di averla intimamente conosciuta; desta meraviglia la facilità sorprendente con cui Modì riusciva, con semplicità di mezzi e di sintesi, a creare delle opere tanto profondamente compiute. Fu figlio di Livorno e figlio adottivo di Parigi, onorò entrambe e come lo ebbe a definire il suo amico Zborowski fu: «Figlio delle stelle»; è tra esse che ha la sua definitiva collocazione.

CARLO PEPI

A. Modigliani - Donna seduta - collezione privata - Crespina (Pisa)


SPETT/LE ASSOCIAZIONE LIVORNO NOSTRA

Rispondere alla Vostra richiesta è stata una cosa stimolante, anche se mi ha un po' spaventato il dover preparare un liquore originale per una occasione così importante come è, appunto, il 1° centenario della nascita di Amedeo Modigliani. Vi ringrazio di aver pensato alla mia azienda ma è stata, credetemi, non un'impresa semplice ottenere un liquore « ex novo », anche se devo ammettere che mi ha aiutato molto l'esperienza di liquoristi. Anche l'Elisir d'Artista come altri liquori di nostra produzione è stato preparato con infusi di erbe nel pieno rispetto della tradizione artigianale tramandata in famiglia dal 1874, anche per me quindi è stata un'occasione per festeggiare il 110° anno di attività. L'Elisir d'Artista contiene alcool a 22° gradi ed ha come componenti base l'infuso di corteccia di China, scorza di Arancia, Cannella di Ceylon ed Eugenia: erbe che venivano comunemente usate all'epoca del Modigliani per la preparazione di Elisir, che si diceva avessero proprietà toni-che e corroboranti. L'Elisir d'Artista, dunque è nato per volontà Vostra con il preciso intendimento di rendere un omaggio al grande Amedeo Modigliani, labronico di nascita, ma universale per il Suo genio artistico. Da parte mia spero di aver fatto un buon lavoro da onesto artigiano. Le etichette di ogni bottiglia sono numerate da 1 a 5000 in modo che gli eventuali possessori avranno un ricordo di un evento non comune per Livorno. Vi ringrazio veramente per aver pensato a me e porgo i migliori auguri di sempre maggiori successi ad una associazione così meritoria.

UGO MEINI

L'Elisir d'Artista